CI VUOLE UNA POLITICA NUOVA

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PERCHÉ L'IDEA POPOLARE...

"L'Idea Popolare", il periodico che Sturzo pose a sostegno del Partito Popolare, torna in vita perché l'attuale crisi antropologica, sociale, economica e politica chiama i Cattolici ad un impegno per dare un nuovo significato alla nostra società globalizzata, nichilista, individualista, indifferente e sempre più assoggettata ad un "capitalismo finanziario" che fa crescere le diversità, la disoccupazione, le povertà, limita gli spazi della democrazia e determina una deriva dei valori etici

Il primo Numero del 1926

Ci vuole una politica "nuova" che dia speranza soprattutto ai giovani: che sappia cogliere le loro attese e loro aspettative, che sia in grado di dare una forma politica ai loro slanci, alle proteste e alle proposte e che garantisca loro i diritti fondamentali previsti dalla nostra Costituzione. Anche le recenti elezioni hanno testimoniato 11 progressivo distacco della gente da partiti che hanno smarrito quella visione alta della società fondata sul bene comune e sui principi costituzionali di rispetto degli inviolabili diritti naturali e dei valori di comunità, solidarietà, sussidiarietà, partecipazione e giustizia sociale; nonché del dovere dei cittadini di concorrere al progresso anche spirituale della società. I cattolici debbono accettare questa sfida. Anche perché la nascita di diverse DC (ognuna delle quali ha rivendicato di essere l'unica erede della DC storica) non ha portato ne l'unità politica dei cattolici, né ha dato risultati elettorali significativi. Quindi i cattolici non sono rappresentati in Parlamento, salvo quei pochissimi amici che hanno trovato cortese ospitalità a titolo personale in diversi partiti (chi a destra, chi a sinistra) con una ulteriore frammentazione di quella grande esperienza politica. E' ora di tornare al "Popolarismo" Sturziano. C'è l'esigenza di una costituente per un nuovo soggetto che abbia un forte profilo identitario fondato su questi principi. Senza personalizzazioni e con organi collegiali eletti, capaci di nuove iniziative da rappresentare con passione e nuovo partito aconfessionale, democratico, popolare, generosità. Un nazionale, autonomo dai due poli e con una identità ispirata ai valori del cattolicesimo politico presenti nella Costituzione. Che abbia un significato "sovversivo" rispetto ai populismi che sono "gabbie" di insoddisfazioni, di demagogie sfrenate e di rabbia fuori controllo. Un partito che si collochi al Centro dello schieramento politico non come posizione "opportunistica", ma per la capacità di cogliere i "problemi centrali" dell'attuale momento storico. Non dobbiamo rassegnarci alla decadenza, ma impegnarci perché "la modernità" vada interpretata secondo una Tradizione che non sia ridotta a pensiero conservatore ma al contrario consista di ripensare nella libertà e nella contemporaneità i principi che abbiamo ricordato.

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